Come organizzare una partnership con imprese di realtà affini

Creare un’attività non vuol dire solamente impegnarsi in maniera individuale, ma anche considerare uno sforzo condiviso tra imprese. Nello specifico, il cosiddetto co-marketing prevede che due brand complementari uniscano clienti e risorse allo scopo di realizzare delle campagne pubblicitarie dall’efficacia potenziata. Tale tipologia di partnership possono arrecare vantaggio non solo alle grandi aziende, ma anche alle start up. Fondamentalmente, accade che la condivisione delle risorse impedisca alle stesse di dover partire da zero per acquistare visibilità.

Co-marketing: i principali vantaggi.
L’attività di co-marketing ricopre un ruolo fondamentale nella crescita delle imprese. Dall’inglese cooperative marketing, esso consiste in un’autentica strategia di squadra: in poche parole, ci si propone insieme al mercato allo scopo di dimostrarsi competitivi in modo tale da ripartire i costi per poi incrementare i ricavi. Pertanto, si ottiene una particolare collaborazione tra più imprenditori, le cui attività si rivelano dirette e coordinate pur essendo svolte in modo autonomo ed indipendente. Nello specifico, il complesso di operazioni è diretto al raggiungimento di un obiettivo concreto che sia condiviso e comune. Tra i principali vantaggi di questa strategia, è possibile menzionare:
– l’ottimizzazione dei canali commerciali, creando un contatto efficace con i clienti;
– un più efficiente approvvigionamento sul mercato;
– l’efficace promozione dell’immagine aziendale.
Essi, inoltre, vanno valutati in considerazione degli obiettivi che risultano essere:
– una maggiore competitività;
– la razionalizzazione dei costi,
– la crescita numero di clienti;
– una diversificazione dell’offerta;
– una migliore posizione sul mercato;
– la riduzione dei rischi legati all’impresa.
Alla luce di quanto esposto, si può osservare come il co-marketing possa realmente risolvere problematiche inerenti i costi di gestione o drastici cali di notorietà dei brand oppure, ancora, il calo delle vendite dovuto al cambiamento dei gusti dei consumatori.

Le tipologie di co-marketing: gli accordi verticali e quelli orizzontali.
Ad oggi, è possibile distinguere ben due tipologie di co-marketing, ovvero:
– quello orizzontale, il quale si fonda su un accordo concluso tra imprese che operano in settori differenti, ma che dirigono le loro proposte verso una clientela raggiungibile congiuntamente;
– quello verticale, il quale prevede un accordo concluso tra imprese concorrenti o fornitrici l’una dell’altra. In particolare, essi mirano all’integrazione verticale e cioè quella che spazia dal produttore al distributore fino a giungere al consumatore finale (e viceversa).
Infine, la cooperazione si basa essenzialmente sull’area geografica di riferimento, sulla natura e la quantità di apporto sia erogabile sia richiedibile, sul livello di filiera produttiva nonché sulla posizione delle aziende intese in termini di competitività.

Spunti da integrare: https://www.bs.ilsole24ore.com/master-part-time/contratti-di-societa-e-di-collaborazione-tra-imprese-ya0537.html